… la zona di Trappeto e Partinico, iniziando a lavorare come operaio e contadino, anche se era un quasi architetto. La sua azione nonviolenta ha coinvolto molti contadini ed operai, insegnanti, persone di cultura, imprnditori, uniti nella finalità di risollevare quelle popolazioni vittime non solo della mafia, ma anche dello Stato. Dopo la sua morte nel dicembre 1997, è nato il Centro Sviluppo Creativo Danilo Dolci che continua la sua opera e ne conserva la memoria, diretto dal figlio Amico. Sul sito web si trovano molte utili informazioni, così come su wikipedia.
Danilo Dolci è stato uno degli ispiratori della Bottega della Comunicazione e della Didattica, insieme a Don Lorenzo Milani e la scuola di Barbiana, il MCE ( Movimento di Cooperazione Educativa), Paulo Freire, Francesco De Bartolomeis, Alberto Manzi, Gianni Rodari.
Nell’occasione del centenario della nascita si stanno organizzando molte e diffuse iniziative in tutta Italia. La Bottega, nell’ambito della rassegna LIBBRA 2024 ha partecipato a Napoli
1- ad un incontro-dibattito organizzato dalla rivista Gli Asini, condotto da Pietro Savastio (rivista Gli Asini) e la partecipazione di Amico Dolci, Enzo Schirripa (Università di Palermo), Goffredo Fofi (saggista, critico cinematografico) che ha lavorato molti anni in Sicilia collaborando con Danilo Dolci. L’incontro-dibattito è stato filmato e può essere rivisto. QUI
2- all’interessantissimo laboratorio maieutico condotto da Amico Dolci, occasione di incontro, di scambio, e di sperimentazione (anche se per poco tempo) dell’atmosfer maieutica così tanto adoperata da Danilo Dolci con i contadini e gli operai, e che tanto è riuscita a realizare in termini di emancipazioni personali e sociali.
================================================================
ALCUNE IMMAGINI DELL’ IMPEGNO DI DANILO DOLCI